Vorrei che qualcuno mi chiedesse come sto. Semplicemente.
Sono sempre io a chiederlo agli altri e ad occuparmi del
loro benessere.
Mi piacciono quelle persone che ti chiedono come stai
e se tu parli di altro per sviarle e dopo qualche minuto ti chiedono ancora come
stai.
Sarò banale, una femminuccia vanitosa, ma mi piacciono anche le piccole attenzioni, tipo, non so: stai bene pettinata così o come sei carina oggi. Quelle cose facili, che sembrano sciocche, ma in realtà fanno stare bene.
Che poi in realtà io lo so come sto, ma non ci voglio pensare. Certe volte è meglio non saperlo come stiamo.
Forse è il caso di prendere le distanze, di stare sola con me.
C’è un unico errore innato, ed è quello di credere che noi esistiamo per essere felici. E io ho fondato la mia vita su questo errore.
Sarò banale, una femminuccia vanitosa, ma mi piacciono anche le piccole attenzioni, tipo, non so: stai bene pettinata così o come sei carina oggi. Quelle cose facili, che sembrano sciocche, ma in realtà fanno stare bene.
Che poi in realtà io lo so come sto, ma non ci voglio pensare. Certe volte è meglio non saperlo come stiamo.
Forse è il caso di prendere le distanze, di stare sola con me.
C’è un unico errore innato, ed è quello di credere che noi esistiamo per essere felici. E io ho fondato la mia vita su questo errore.
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