sabato 2 aprile 2016

Mi chiamo Giancarlo Catino



Paola Cortellesi e Matteo Valentini




Mi chiamo Giancarlo Catino e credo nell’amicizia!
Ho 6 anni e oggi è il mio primo giorno di scuola! Ho conosciuto subito la popolazione degli unni: sono i miei compagni di classe! Nel giro di tre minuti abbiamo urlato a squarciagola la lettera e.
  • eeeeeeeehhh!!!!!!
Giochiamo a buttasse de sotto dalla finestra? (io mi so buttato loro no)
  • - eeeeeeeehhh!!!!!!
Giochiamo ad ammazzare gli zombi e le femmine fanno gli zombi?
  • eeeeeeeehhh!!!!!!
Poi ho preso tre ceffoni, sei sgambetti e un cazzottone in testa, è per questo che mi sono ritrovato al primo banco. Andrea Rozzi, un compagnuccio scalmanato, mi ha subito ribattezzato “bersaglio mobile” e la mia schiena è diventata il campo di atterraggio di aerei di carta, bucce di banana e matite spezzate…  mi tirano addosso di tutto! All’ultima ora mi è arrivato in testa pure un compasso! E’ un giorno che non dimenticherò mai… la mia prima cicatrice in fronte!
Mi chiamo Giancarlo Catino e credo nell’amicizia. I miei compagnucci nel corso degli anni hanno declinato il mio nome per scherzo in ogni modo: “giancappio, giancavolo, giancacca e giancojòne.
Poi si sono sbizzarriti anche col cognome che ha ispirato una canzoncina mitica che mi cantano sempre a ricreazione: “Catino cretino, sei un quattrocchi e c’hai il pisellino”
Che spasso! Andrea Rozzi per farmi uno scherzo ha sparso la voce che avevo i pidocchi, che matto! Oh, ci credete che da allora nessuno mi ha più invitato a una festa? Adesso oltre a quattrocchi mi chiamano pure pidocchioso! Mio cugino Luca che fa la quinta, a ricreazione l’ha sentiti e dice che non dovrebbero chiamarmi così… io li lascio fare perché penso che prima o poi smetteranno.

Mi chiamo Giancarlo Catino e credo nell’amicizia. 
Ho 11 anni e sto alle medie! Pure i nuovi compagni di scuola sono una banda di buontemponi! Sono stato fortunato perché in classe mia ho trovato anche  anche Andrea Rozzi  cioè così almeno conosco qualcuno! Sono andato un po’ su di peso e così hanno cominciato a chiamarmi con dei nuovi simpatici appellativi: suppli’, bombolone, strofinaccio, cicciottone, carta da parati, quattrocchi e zinnacchione, puzza di piedi, cacone, calcinaccio, sterco, pippa, sega, cicciabomba, palla e straccio.
Non è che mi fa piacere ma pazienza, se penso che Rinaldi lo chiamano vomito, a me è andata di lusso. L’altro giorno mi hanno buttato dentro a un cassonetto della mondezza! Sono riuscito fuori tutto sporco de sugo e avanzi. Mio cugino Luca che è in terza mi ha visto, io per la vergogna mi sono accucciato nel cassonetto e tutti hanno riso. Come ci torno a scuola domani…
Certe sere mi affaccio dalla finestra e mi chiedo come sarebbe volare via e sparire per sempre…. di sicuro non mi chiamerebbero più sterco…

Mi chiamo Giancarlo Catino e credo nell’amicizia.
Ho 14 anni e ho iniziato il liceo scientifico. In classe mia ci sono due gruppi…. e poi ci sto io. Ho capito che la cosa migliore è parlare il meno possibile così non mi vedono.  Invece che palle non è servito a niente: mi hanno avvolto nel nastro adesivo, mi hanno bruciato i jeans con l’accendino e mi hanno disegnato un pene sulla fronte col pennarello indelebile. A causa di questo ultimo avvenimento a casa mia si sono accorti di quello che mi fanno  a scuola. Mia madre ha fatto un sacco di storie. Poi mi hanno costretto a parlare con la psicologa. perché in quel video su you tube non facevo bella figura.  La verità è che mi vergognavo a parlare con i miei… la verità è che vorrei essere diverso… stamattina sono entrato nella palestra di scuola mia e ho puntato il più carogna dei miei compagni. L’ho guardato fisso negli occhi e ho pensato che volevo sconfiggerlo.
Così l’ho abbracciato… e ho vinto IO.

Mi chiamo Giancarlo Catino e credo nell’amicizia



Marco Mengoni e Paola Cortellesi

GUERRIERO
Elevo questa spada alta verso il cielo
Giuro sarò roccia contro il fuoco e il gelo
Solo sulla cima
Arriveranno in molti
E solcheranno i mari
Oltre queste mura troverò la gioia
O forse la mia fine comunque sarà gloria
Lotto per amore, lotterò per questo
Io sono un guerriero
Veglio quando è notte
Ti difenderò da incubi e tristezze
Ti darò certezze contro le paure
Per vedere il mondo oltre quelle alture
Non temere nulla io sarò al tuo fianco
Con il mio mantello asciugherò il tuo pianto
E amore il mio grande amore che mi credi
Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi
E resterò al tuo fianco fino a che vorrai
Ti difenderò da tutto, non temere mai
E amore il mio grande amore che mi credi
Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi
E resterò al tuo fianco fino a che vorrai
Ti difenderò da tutto, non temere mai
Non temere il drago
Fermerò il suo fuoco
Niente può colpirti dietro questo scudo
Lotterò con forza contro tutto il male
E quando cadrò tu non disperare
Io sono un guerriero e troverò le forze
Lungo il tuo cammino
Sarò al tuo fianco mentre
Ti darò riparo contro le tempeste
E ti terrò per mano per scaldarti sempre
Attraverseremo insieme questo regno
Dalla notte al giorno, da Occidente a Oriente
Io sarò con te e sarò il tuo guerriero
E amore il mio grande amore che mi credi
Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi
E resterò al tuo fianco fino a che vorrai
Ti difenderò da tutto, non temere mai
E amore il mio grande amore che mi credi
Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi
E resterò al tuo fianco fino a che vorrai
Ti difenderò da tutto, non temere mai
Ci saranno luci accese di speranze
Giuro sarò roccia contro il fuoco e il gelo
Veglio su di te, io sono il tuo guerriero



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