lunedì 18 gennaio 2016

Continuate ad essere liberi



Siete nati credendo che i confini non esistessero. Che non ci fossero limiti al vostro camminare: voi la generazione che prenota i biglietti aerei stando a letto in meno di tre minuti. Quelli che viaggiate in luoghi che già solo ai vostri genitori sembrano irraggiungibili. Voi, quelli che avete studiato a Roma, siete andati a Parigi in Erasmus, avete fatto un master a Londra e se solo lo vorrete potrete lavorare a Tokyo a Buenos Aires o dove altro la vita vi porterà. Voi, la generazione che si muove con più dimestichezza sulle gambe che su una cartina, perché chissà se chiudendo gli occhi, su un foglio bianco saprete disegnarli quegli orizzonti che vi è dato raggiungere semplicemente allungando la mano. Quelli della libertà, perché vi abbiamo detto fin da piccoli che avreste potuto essere quello che volevate e voi da bambini ubbidienti ci avete creduto. Medici, eterne fidanzate, ingegneri, volontari, atei, mogli e mariti, madri di bambini con passaporti diversi dal vostro, avvocati, giudici e non di voi stessi, incalliti lettrici di stelle, traduttrici, pigre studentesse fuori corso, donne con lo zaino in spalla, uomini con una cravatta al collo. Vi abbiamo detto che avreste potuto amare chi volevate. Indossare ciò che vi avrebbe fatto sentire meglio. Dire, con garbo e rispetto, ciò che pensavate. Qualunque cosa fosse. Voi, quelli che potete e dovete sapere perché l’assenza di confini e barriere vi rende più liberi, ma anche più responsabili. Quelli che non potete ignorare ciò che succede, le parole, i luoghi, le storie, LA STORIA, perché senza la cultura siete nulla e soprattutto siete deboli. Quelli che non devono avere paura, perché la conoscenza data dalla libertà è la prima  e forse l’unica forma di difesa che avete.
Voi ci avete creduto. E non è stata solo l’illusione di un gruppo di bambini la cui mente pende dalle labbra di mamma e papà. Ci avete creduto e continuate a farlo, perché siete per davvero la generazione senza confini, senza limiti al camminare delle vostre gambe, della vostra mente e del vostro cuore. Quindi continuate a fare quello che sapete fare, quello che il vostro tempo ha voluto faceste: continuate ad essere liberi.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.