giovedì 28 gennaio 2016

Sei statue in cerca d'autore



Sembra una storia di pirandelliana memoria, in occasione dell'incontro istituzionale tra Matteo Renzi e il presidente dell'Iran Rouhani in Campidoglio, alcune statue di nudo dei musei Capitolini sono state coperte con dei pannelli bianchi su tutti i lati. La decisione sarebbe stata presa in segno di rispetto alla sensibilità e alla cultura iraniane. Queste, secondo quanto si è appreso, le opere che sarebbero state 'nascoste': la Venere Esquilina, il Dioniso degli Horti Lamiani e un paio di gruppi monumentali, uno raffigurante un leone che azzanna un cavallo e uno delle fanciulle. Ed il caso è diventato politico. Per non mettere in 'imbarazzo' il presidente iraniano si è messa in imbarazzo la cultura millenaria di un intero Paese: coprire le statue ai musei Capitolini è un atto di enorme provincialismo da parte di un Governo che interpreta le relazioni internazionali in maniera assai singolare.
La logica che i  renziani stanno diffondendo sui social ora è questa: "E' solo un pretesto giornalistico. I paesi europei che ci criticano secondo me lo fanno per invidia. Sono poi loro i primi a vergognarsi delle tradizioni cristiane, quindi non capisco la polemica. Gli italiani intelligenti pensano ai contratti miliardari in avvenire con l'Iran, le stupidaggini sono per gli stolti." Ed è cosi che, portando questa logica alle estreme conseguenze, arriverà il giorno in cui, per stipulare contratti miliardari, venderemo ai privati senza tante remore anche il Colosseo e gli Uffizi e tutto quello che in secoli di storia è diventato parte del nostro patrimonio culturale e della nostra identità.
Patetici, i Cesari si rivoltano nei loro mausolei assieme agli artisti.


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