sabato 16 gennaio 2016

Con e per Luana



Luana Ricca


Luana Ricca si è suicidata a 38 anni dopo una carriera folgorante in Francia da chirurgo ed il rientro in Italia. Alle spalle aveva più di 1500 interventi di chirurgia.

Luana Ricca era un caso di “cervello in fuga” tornato in Italia e per niente valorizzato dal nostro Paese. A confermare questa tesi aggiungendo però altre pesanti accuse è il fratello di Luana, Francesco Ricca. L’uomo ha parlato  e si è scagliato contro il sistema sanitario italiano: “In Italia si è spesso costretti a cedere il posto a chi viene dopo di te, nella sanità non esiste meritocrazia ma si va avanti per amicizie, favori e simpatie”. E all’ospedale dell’Aquila “il quinto in graduatoria era impiegato prima di Luana, sebbene lei fosse arrivata quarta”.

Dunque dietro a questa storia si profila una vicenda di malasanità, malaffare tipico all’italiana. Ecco cosa racconta il fratello di Luana: “Nel 2014 era rientrata da Parigi perché aveva ottenuto un posto a Milano nel centro d’eccellenza di Umberto Veronesi. Nel frattempo partecipò al concorso della Asl dell’Aquila, risultando quarta. Gran parte del suo lavoro si svolgeva a Sulmona. Era stata indicata per il centro trapianti di rene dell’Unità di Chirurgia, ma proprio in questo reparto, con il benestare dell’azienda, era già impiegato per un periodo iniziale di prova il quinto in graduatoria. Lei non preferiva entrare in quel tipo di reparto – racconta – quindi diede la disponibilità ad andare a Sulmona, il dirigente medico le fece capire che non era quello il suo posto e che avrebbe dovuto lasciare spazio a chi c’era dopo di lei. E a Sulmona Luana, da chirurgo, si ritrovò nel reparto di Endoscopia. “In Europa Luana era al top della medicina e nella periferia dell’Italia costretta a fare il semplice medico senza neanche più la possibilità di fare interventi chirurgici”.

In questo «suo paese», Luana ha dovuto scontrarsi con logiche diverse da quelle francesi. «Qui conta chi porta voti, non chi ha buoni voti».

Luana Ricca con i suoi colleghi francesi

Luana raccontava così la propria vita quando si presentò a Radio 24: “Sono Luana, ho 36 anni, sono una mamma ed un chirurgo. A 18 anni ho lasciato la mia famiglia e la Sicilia, dove sono nata, per studiare a Roma presso un collegio d’eccellenza. Mi sono laureata in Medicina nel 2001, mi sono poi specializzata in Chirurgia Generale nel 2007 presso l’Università La Sapienza di Roma (nel minimo dei tempi consentiti), facendo nel frattempo degli stages all’estero: a Londra, a Barcellona e a Parigi. In assenza di possibilità di lavoro in Italia, appena specializzata, ho deciso di tornare a Parigi, dove mi hanno offerto un posto da chirurgo, gratificante in termini di responsabilità e remunerazione. Mi sono perfezionata tecnicamente in chirurgia digestiva (generale) per 2 anni. Ho poi deciso di rendere il mio profilo professionale più interessante, facendo in fin dei conti ciò che mi piaceva di più, acquisendo delle competenze specifiche in chirurgia del fegato, delle vie biliari, del pancreas e in trapianti di fegato. Da più di 4 anni lavoro nel primo centro francese di trapianti di fegato e di chirurgia epato-biliare, potendo beneficiare di una formazione d’eccellenza. Dal 2012 ho cominciato un doppio dottorato di ricerca (italiano e francese) in oncologia, alla ricerca di una via di ritorno per l’Italia. Tuttavia per lavorare vivo ancora a Parigi con mio figlio di 5 mesi, mentre mio marito vive e lavora a Roma (facendo i tripli salti mortali per vederci). Dopo avere inviato diverse domande per concorsi pubblici, in Italia attualmente non ho alcuna possibilità di svolgere il lavoro che so fare, sebbene abbia effettuato più di 1500 interventi chirurgici (di cui 2/3 da primo operatore), abbia scritto e scriva su riviste chirurgiche internazionali e parli 3 lingue straniere (inglese, francese e spagnolo)“.



 Luana Ricca

Un risvolto che rende questa storia ancora più triste e amara soprattutto per i familiari, ma anche per tutti noi italiani che ci rendiamo conto sempre più di vivere in un posto in cui la meritocrazia non esiste.



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.