Licio Gelli
Un mitomane, forse, uno a cui si riconosceva un potere che
alla fine lui stesso si è convinto di avere. Uno che tesseva relazioni e nulla
più. Incarnava la favola del gatto con gli stivali. Andate a rileggerla.
Quando si finisce di recitare quella favola, se ce la si fa, bisognerebbe leggere la relazione Anselmi sulla P-2 scaturita dalla commissione
d'inchiesta da lei presieduta, anche se gliela fecero molto annacquare per non
far, già allora, crollare dalle fondamenta la stessa Repubblica.
A parte i (pochi) reati accertati a
carico di Gelli il resto dei fatti ascrivibili alla P2 sono ipotesi di
complotto. Pochi, ma molto inquietanti, quello del depistaggio sulla strage di
Bologna. E così i suoi legami
con Cosa Nostra che si possono considerare storicamente accertati anche se non
hanno assunto rilevanza penale, la sua partecipazione alla vicenda Borghese ed i
legami con la Cia sono un segreto di pulcinella.
I problemi dell'Italia non
li ha causati la P2, ma l'incompetenza. Napoleone diceva di non attribuire alla
malizia ciò che si può facilmente spiegare con la stupidità. Proprio il
contrario dei complottisti che allontanandosi dalle vere cause dei problemi
faticano a vederne la soluzione.
La
Anselmi abbandonò anzitempo la politica anche per quella relazione che non le
fu consentita, anche su pressioni del suo stesso partito, di concludere nel
modo che pensava fosse giusto concludere. Le dettero il contentino di produrre
la legge sulle "associazioni segrete" c.d. legge Anselmi che servì e
serve a poco.
...Burattinai sono stati tutti coloro che si sono
fatti sedurre, accalappiare, invischiare in vicende dai lati non oscuri ma
chiarissimi, tutti aventi un unico scopo, quello del potere vero che solo il
branco può dare, da soli tutti gli affiliati erano zero, insieme erano una
potenza, era lo Stato nello Stato, una cordata che in altri tempi ed in altre
epoche avrebbero fatto la storia. A Gelli va riconosciuto un'abilità che in
pochi hanno avuto, quello di essere lo psicologo dei desideri reconditi, solo
Andreotti e Cossiga ebbero la stessa abilita', ognuno coi propri metodi ed
uomini...
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