Nelle carte
contenute nel fascicolo della procura di Civitavecchia sul fallimento
della Privilege yard spa con l’ipotesi di bancarotta fraudolenta c’è anche la
corrispondenza tra uno degli indagati, Mario La Via, e il cardinale Tarcisio
Bertone, all’epoca segretario di Stato vaticano.
L’alto
prelato sembra utilizzare le casse della traballante azienda come un bancomat
per un gran numero di "erogazioni" di beneficenza, soprattutto nei
confronti del Movimento dei Focolari e dei Salesiani, l’ordine a cui lo stesso
Bertone appartiene. Il sostituto procuratore Lorenzo Del Giudice e gli
investigatori della Guardia di Finanza stanno indagando per scoprire i motivi
di tanta generosità da parte di un imprenditore che negli anni non ha mostrato
altrettanta sensibilità nei confronti delle maestranze. Intanto nel mirino
dell'indagine è entrata proprio la Privilege yard fallita a giugno.
L'azienda avrebbe dovuto costruire yacht ma ha chiuso i battenti senza averne
realizzato nemmeno uno. Tra i creditori rimasti con il cerino in mano figura
anche la Banca Etruria. La banca ha un’esposizione pari a 34 milioni di euro.
La Popolare dell’Etruria ha concesso alla finanziaria di Privilege i 34 milioni
di euro. Privilege avrebbe dovuto restituirne 30 entro il 31 dicembre 2014, ma
due giorni prima decide di procrastinare i termini del rientro di 18 mesi.
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