mercoledì 25 novembre 2015

Amore malato



Essere spettatori di violenze psicologiche e fisiche su qualcuno per anni e non poter far niente è una cosa che consuma e fa crescere un'incredibile rabbia dentro. Da piccoli non ci si rende conto delle dinamiche, dei motivi dei gesti di un padre verso la propria moglie e, chiaramente, si finisce per dar loro un senso. Col passare del tempo, però, ci si confronta con le famiglie degli amici e ci si rende conto delle anomalie presenti nella propria. E' a quel punto che si mette in discussione tutto ed inizia un lungo lavoro di riflessione, introspezione e comprensione. Si scoprono brutte verità, i ricordi dell'infanzia diventano più nitidi e la realtà sempre meno accettabile. Intanto la violenza psicologica investe anche te che, però, hai i mezzi per provare, piano piano, a contrastarla. Troppi sono stati gli anni che hai trascorso nella paura e nella convinzione di sbagliare sempre e comunque, che sei ancora bloccata e temi le conseguenze che le tue azioni potrebbero avere anche sugli altri. Nel frattempo un'altra cosa è accaduta e tu non hai fatto nulla per impedirla: la persona che per prima è stata oggetto di tale violenza, quella moglie che si è annientata per assecondare il marito, che non lo ha voluto lasciare nonostante le richieste dei figli, che ha subito sempre e che non è mai stata veramente libera, si è ammalata. E' un "male" psicologico ed emotivo che la porta ad estraniarsi dalla realtà, a dimenticare le cose, a non essere sempre presente e che tende a degenerare. E allora la rabbia che hai cercato di tenere a bada negli anni non potrà non esplodere prima o poi.

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