Jake Bailey
“Nessuno di noi esce vivo dalla vita. Non sappiamo dove finiremo, né quando finiremo. Per questo, siate coraggiosi, siate grandi, siate altruisti e siate sempre grati per le opportunità che avete; per l’opportunità di imparare da chi viveva prima di voi e da chi cammina accanto a voi”.
“Lasciate che siano gli altri a condurre una vita
mediocre, non voi. Lasciate che siano gli altri a piangere e a preoccuparsi per
le piccole cose, non voi. Lasciate che siano gli altri a lasciare il proprio
futuro nelle mani degli altri, non voi. Il futuro è solo nelle vostre mani.
Lasciate i sogni per il futuro, dedicatevi a raggiungere gli obiettivi più
immediati”.
Sono le toccanti parole pronunciate da questo ragazzo,
allievo della Christchurch High School, in Nuova Zelanda. È un malato
terminale. Gli restano poche settimane di vita. Gli è stato diagnosticato un
tumore fulminante e aggressivo.
Dopo aver scritto queste parole, però, Jake ha voluto lasciare la sua stanza d’ospedale per leggerle personalmente ai compagni. Si è presentato sulla sedia a rotelle con una lucidità degna di ammirazione, e ha commosso fino alle lacrime i presenti, che gli hanno tributato una grande ovazione al termine del suo discorso.
Dopo aver scritto queste parole, però, Jake ha voluto lasciare la sua stanza d’ospedale per leggerle personalmente ai compagni. Si è presentato sulla sedia a rotelle con una lucidità degna di ammirazione, e ha commosso fino alle lacrime i presenti, che gli hanno tributato una grande ovazione al termine del suo discorso.
Il giovane Jake ha concluso il suo discorso con il
motto della scuola, Altiora Peto, ovvero “Miro a cose più alte”.
Che dire? Una bella storia da condividere e da tenere
sempre a mente quando i problemi di ogni giorno ci sembrano insuperabili. Ce lo
insegna questo piccolo grande uomo.
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