giovedì 30 luglio 2015

La coscienza perduta




Con 189 voti contrari, 96 favorevoli e 17 astenuti, l'assemblea del Senato ha respinto la richiesta di arresto formulata dalla Procura di Trani nei confronti del senatore Antonio Azzollini, nell'ambito dell'inchiesta sul crac della casa di cura della Divina Provvidenza di Bisceglie.
Il voto segreto ribalta la posizione espressa dalla giunta per le immunità che a maggioranza aveva votato a favore della richiesta di arresto.
Lo scandalo della Divina Provvidenza è il risultato di tre anni di indagini della Procura della Repubblica di Trani, che hanno dimostrato il perché della bancarotta fraudolenta della casa di cura per malati psichici con sede a Bisceglie: spreco di denaro pubblico, assunzioni clientelari, bilanci falsificati, stipendi e consulenze d'oro, utilizzo di risorse non finalizzate alla cura dei malati.
Ancora una volta la  Casta difende se stessa. Ormai termini come onore, senso dello Stato, responsabilità sono desueti. Una elite di persone che si sente al di sopra della Legge che si autoprotegge da qualsiasi intrusione. In trent'anni non è cambiato nulla. 


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