Le parole si nascondono tra le fessure delle panchine dietro quel raggio di sole che il vento ha accarezzato ed il tempo asciugato.
Volti senza età si mescolano, si incrociano lentamente ed inesorabilmente sbiadiscono i ricordi. Diventano estranei quei volti che,
una volta, si conoscevano e che, oggi, assomigliano ad ombre lontane,
fantasmi di una vita dimenticata e
anonima.
Mi sembra di vederle disegnate quelle parole su quei volti che
non hanno più nulla se non il buio che tutto confonde. Si raccontano le circostanze, i fatti, gli
avvenimenti che li hanno visti protagonisti, ma le date si
sovrappongono, si aggiungono e si sottraggono. Le amnesie si moltiplicano.
Scrivono con il cuore la cronologia alterata delle storie mai dimenticate, chiedono aiuto a quegli sguardi incrociati negli anni, prestando ascolto a quel sogno mai realizzato.
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