Non esiste
un posto dove lasciare morire il passato, alberga in ogni fibra del nostro
corpo, e lo strato più doloroso si deposita sul cuore. Noi siamo la casa delle
nostre emozioni, ogni emozioni ha una stanza preferita. La paura è nello
stomaco, si nasconde e come una palla rimbalza da parete a parete, è quel vuoto
che sentiamo quando ciò che ci circonda perde ogni suo contorno e ci sentiamo
preda degli eventi. L'ansia dimora nei muscoli li rende inerti affaticati da
quel continuo movimento come cerchi concentrici infiniti che non trovano fine.
I pensieri albergano nel cervello lo affollano o lo svuotano, stanza che
echeggia di parole o silenzi che fanno
rumore di sottofondo. Il dolore è ospite del cuore, gli piace dormire sul tuo letto, svegliarsi tra nervi tesi e scivolare tra occhi gonfi di lacrime.
Allora ti inventi un luogo impossibile che ospiti il tuo cuore, che lo arredi di sentimento, che lo pitturi di colori delle
più svariate emozioni, ma sei solo un ospite e prima o poi andrà via depositando lo strato più
doloroso di un ricordo.
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