Quante volte ci siamo chiesti se abbiamo fallito come donna, come figlia, come madre, come moglie. Quanti fallimenti ci portiamo dentro a volte pesanti come zavorre
impedendoci nella vita d’ogni giorno di fare scelte, progetti, programmare un
futuro non troppo lontano? Si prova una strana
sensazione, quella di portarsi un peso scomodo e un sapore amaro. Poi negli anni, anni che ti portano a ridimensionare le forze, a tenere la mente sempre attiva e curiosa, capisci che le
esperienze vissute come fallimento non erano tali. A vent'anni fino forse alla
soglia degli anni della maturità quello che non riesci a realizzare si vive come una
sconfitta, ma se li guardi con gli occhi, la testa e l'esperienza d’oggi, se
ti volti indietro comprendi che non hai fallito. In amore come nella vita e negli affetti più cari non ci sono fallimenti,
ci sono solo mediazioni d'intelligenza e di buon senso, anche se nel momento in cui vivi la lacerazione di una storia in cui avevi
investito sogni, progetti ti senti d'aver perso una battaglia, devi sapere di essere sopravvissuta ad una guerra e di aver scelto la vittoria per la vita.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.