venerdì 31 luglio 2015

Diversamente onesti



Ci vuole cuore, ci vuole uma­nità per fare le leggi, ci vuole la voglia di capire le dif­fi­coltà che affron­tano quelli a cui stai toc­cando la vita. Ci sono appuntamenti nella vita che non si possono perdere. Occasioni per dimostrare da che parte stiamo, con chi siamo schierati.
Non parlo di politica, parlo di vita. Non parlo di partiti, parlo di coscienza di uomini di governo dello Stato e della Chiesa.
Questo è evidentemente un governo che deve pagare pegno per il sostegno di un folto manipolo di diversamente onesti: il progetto di limitare le intercettazioni, il contingentamento dei tempi per il rinvio a giudizio e la responsabilità civile dei magistrati, solo per citare alcune recenti iniziative, sono chiaramente indizi del malcelato fastidio che provoca il potere giudiziario quando si occupa della nostra corrotta classe dirigente.
È proprio questo il punto in cui la nostra trama politica si è spezzata: sul palcoscenico italiano si affollano grida e stridori, promesse e imbrogli, proclami e furbizie, ma manca l'onestà intellettuale di ascoltare quella vocina che dentro di noi ci avverte quando stiamo sbagliando, o facendo del male, o giocando sporco, o tradendo noi stessi e i nostri principi. O più semplicemente esagerando. Addentrandosi nella selva dei personaggi del teatro shakespeariano si rimane sorpresi nel trovare affinità e similitudini con la politica dei nostri giorni e l'evasione diventa un modo per ritrovare il senso delle proprie azioni, per immaginare un altro mondo, e un'altra politica.

giovedì 30 luglio 2015

La coscienza perduta




Con 189 voti contrari, 96 favorevoli e 17 astenuti, l'assemblea del Senato ha respinto la richiesta di arresto formulata dalla Procura di Trani nei confronti del senatore Antonio Azzollini, nell'ambito dell'inchiesta sul crac della casa di cura della Divina Provvidenza di Bisceglie.
Il voto segreto ribalta la posizione espressa dalla giunta per le immunità che a maggioranza aveva votato a favore della richiesta di arresto.
Lo scandalo della Divina Provvidenza è il risultato di tre anni di indagini della Procura della Repubblica di Trani, che hanno dimostrato il perché della bancarotta fraudolenta della casa di cura per malati psichici con sede a Bisceglie: spreco di denaro pubblico, assunzioni clientelari, bilanci falsificati, stipendi e consulenze d'oro, utilizzo di risorse non finalizzate alla cura dei malati.
Ancora una volta la  Casta difende se stessa. Ormai termini come onore, senso dello Stato, responsabilità sono desueti. Una elite di persone che si sente al di sopra della Legge che si autoprotegge da qualsiasi intrusione. In trent'anni non è cambiato nulla. 


Sei la mia filastrocca




La storia non ha tempo e credo che la crudezza di eventi che segnano la vita siano straordinari  come  la morte, perché la vita come la morte non è una formula matematica, né una variabile scientifica. L’anima e le sue coincidenze scivolano legandosi al destino di ognuno di noi, nel tempo e nello spazio.
Mi hai descritto l'invisibile ragnatela dell'esistenza rivelandomi l'incognita di un primo appuntamento, mi hai lasciato il ricordo dei Natali in famiglia, delle lezioni di vita, che ti sorprendono sognante e addormentata tra  le fiabe di una prematura adolescenza. Sei nascosta nel doppiofondo sconosciuto della mia anima, come  una filastrocca che si finge di aver dimenticato ma che, in realtà, si ricorda in ogni verso, in ogni rima, nella metrica e nel suono. Mi hai lasciata impreparata, ma mi hai promosso consegnandomi gli strumenti per proseguire,  regalandomi un percorso di vita inaspettato ed inatteso. Mi hai insegnato a restituire la speranza a chi non ne aveva. 
Sei luce che non smette di illuminarmi, sei cicatrice di una ferita oggi come sedici anni fa. 


martedì 28 luglio 2015

La casa delle emozioni



Non esiste un posto dove lasciare morire il passato, alberga in ogni fibra del nostro corpo, e lo strato più doloroso si deposita sul cuore. Noi siamo la casa delle nostre emozioni, ogni emozioni ha una stanza preferita. La paura è nello stomaco, si nasconde e come una palla rimbalza da parete a parete, è quel vuoto che sentiamo quando ciò che ci circonda perde ogni suo contorno e ci sentiamo preda degli eventi. L'ansia dimora nei muscoli li rende inerti affaticati da quel continuo movimento come cerchi concentrici infiniti che non trovano fine. I pensieri albergano nel cervello lo affollano o lo svuotano, stanza che echeggia di parole o silenzi che fanno  rumore di sottofondo. Il dolore è ospite del cuore, gli piace dormire sul tuo letto, svegliarsi tra nervi tesi e scivolare tra occhi gonfi di lacrime. Allora ti inventi  un luogo impossibile che ospiti il tuo cuore, che lo arredi di sentimento,  che lo pitturi di colori delle più svariate emozioni, ma sei solo un ospite e prima o poi andrà via depositando lo strato più doloroso di un ricordo.