sabato 10 ottobre 2015

Memoria algida



Sono il regista di un film che non ho girato, la sceneggiatrice di un film di cui non  ho mai scritto il copione. Il copione continuano a scriverlo esseri senza scrupoli che antepongono  i propri interessi personali al rispetto di coloro che hanno investito nel cuore e nell'anima delle loro vite. Le vite degli altri non ci appartengono, sono frecce scagliate nel cielo della speranza del buon senso, ma la lettura non è la stessa per tutti. Ci si dimentica facilmente dei benefattori dell’anima, la memoria diventa algida e si inerpica per raggiungere i propri interessi materiali. Giuda per trenta denari si vendette, un mondo parallelo che scopro dopo duemila anni. Gli eroi che vivono nell’ombra precipitano, sommersi dalla banalità del male. Un altro mondo nella semplicità del bene.
L’incoerenza nella nostra vita ferisce mortalmente, annienta gli entusiasmi e alimenta l’egoismo. Non ci sono leaders nei sentimenti, perché i sentimentalismi non ripagano mai abbastanza. Non esiste mediazione, gli appelli vani  dirigono per mete più allettanti.
Dimenticare è liberatorio, è più facile dimenticarci giocando con i nostri destini, mentre i trenta denari scivolano velenosamente, silenziosamente.

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