giovedì 15 ottobre 2015

La zona grigia


Quello che non è chiaro  e che colpisce chiunque legga la politica attuale è riscoprire ogni volta come dietro  ci sia sempre un sottobosco di intrallazzi, conoscenze, amicizie, collaborazioni che finisce nella criminalità.
Se siamo arrivati a questo livello di malaffare, che non ha pari nei Paesi europei, è proprio perché è passata la cultura per cui non può essere diversamente, che è normale per chi arriva nei posti di comando.
Una corruzione che serpeggia su una zona grigia, e chi frequenta la zona grigia prima o poi cade anche in quella nera, è solo in attesa  dell'occasione giusta.
E’ evidente che la politica mette nei posti chiave coloro che mantengono e rafforzano tale organizzazione e le dispute politiche attuali sono solo bracci di ferro per incrementare la forza e l'influenza di un gruppo a discapito di un altro, ma sempre con un certo fair play tra loro, perché se oggi sono avversari domani potranno entrare in affari. Come piovre scivolano insidiosamente nelle Istituzioni pubbliche, dagli Ospedali alle Università, dai Ministeri alle Forze dell'Ordine, dalle Regioni ai Comuni, ovunque.
Non dobbiamo più tollerare opacità e chi continua ancora a guardare altrove non è più da considerarsi ingenuo, ma complice.
Abbiamo una classe politica e dirigente marcia, perché deroghiamo pensando che le leggi vadano bene solo per gli altri e non per noi, se non si torna all'intransigenza, al merito, ai valori e all'onestà non riprenderemo mai più in mano la nostra nazione, il nostro lavoro e soprattutto il futuro dei nostri figli.







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