domenica 11 ottobre 2015

Game over



"Game over" ha scritto il leader Marino, e tutti i suoi fedeli si sono dimessi dalla sua giunta, quella a cui dovevano essere davvero fedeli.
Vanità, narcisismo, ingenuità, pressapochismo superficiale, abitudine a credere che al potere sia dovuto tutto senza rendicontare nulla, mancanza grave del principio di lealtà per chi ha un minimo di onestà intellettuale.
Una brutta storia, una storia di piccoli uomini, che ruota attorno a un potere inadeguato e incapace che ha scambiato le nostre città per il loro bancomat personale. L'ultima frase famosa "Marino è una persona corretta ed onesta" poi si scopre che ha fatto la stessa cosa anche da chirurgo negli USA ed è stato buttato via.
Finalmente siamo arrivati all'epilogo, l'unico possibile: le dimissioni.
Marino è solamente l'uomo sbagliato in un tempo sbagliato, ma non per questo si può ritenere innocente, anzi, il suo comportamento irresponsabile e squalificante di quest'estate vale assai di più di qualche scontrino giustificato con le ragioni di un bambino di cinque anni.
Se non lotti per le tue idee, o non vali nulla come persona, oppure sono le tue idee che non valgono nulla.



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