Mino Damato
Mino Damato, noto giornalista, associato spesso alla sua corsa sui
carboni ardenti, ma sarebbe indecoroso da parte nostra ricordarlo solo
per questo.
Mino era molto di più, era un uomo capace di mettersi contro i potenti. E' stato uno tra i pochi a tentare di far capire quante responsabilità
avesse lo stato italiano per lo scandalo
del sangue infetto. I venditori di morte avevano colpito anche sua figlia, una bellissima bimba rumena, morta di Aids prima del
grande Mino, ma questo non gli ha impedito di trasformare il suo dolore in un’opera di bene.
Non tutti sanno che gravi malattie quali l’Aids o le epatiti si sono
verificate per colpa di assurde complicità con alcune
cause farmaceutiche capaci di lucrare sulla salute di questi poveri bambini.
Avventura, Racconta la
sua storia, In viaggio tra le
stelle, Domenica In, sono solo alcune delle sue trasmissioni, ma Mino è
stato un giornalista atipico capace di farsi trasportare dalle emozioni,
incapace di pensare solo all’audience. Quando hanno tentato di coinvolgerlo nel vano tentativo di far emergere lo scandalo del sangue infetto disse:
"Ci sono storie che vanno nascoste all’opinione pubblica e questa è
una di queste". Non si carpiva in lui rassegnazione, ma rabbia per la nostra
indolenza di popolo che si illude di essere uno tra i più civili di Europa,
restandolo, però, solo sul ricordo. Tra i
drammi indagati da Damato si citano quelli dell'assurdità delle
guerre, che lui ha testimoniato in prima persona, e quelli individuali che lo
hanno portato a scegliere con amore assoluto la sorte dei bambini meno privilegiati.
Damato ha molto vissuto da esploratore e
pioniere mediatico, scientifico e anche politico e si è esposto al giudizio e
alle critiche, spesso ingiuste, che vengono indirizzate solo a chi non vive di
conformismo e banalità. Ha sempre indicato una strada davanti a sé. Non tutti
hanno avuto il coraggio di seguirla. La sua solitudine è stata un segno
distintivo di questi tempi aridi.
Andare oltre con coraggio, determinazione e passione è l'esempio che ha
lasciato a tutti noi. Qualunque sia la meta da raggiungere, anche quella più
desiderata, ci sono viaggi che vorresti non finissero mai. Per Mino e per tutti
quelli che gli hanno voluto bene questo viaggio non ha avuto mai
fine.
L’unico modo per ricordarlo è aiutandolo nel suo sogno.
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