"Il dolore non deve diventare me"
Si leggono distrattamente le notizie quotidiane e poi a volte ci si ferma a
pensare a qualcosa di indefinibile che solo pochi hanno il piacere di
assaporare veramente, il senso del vivere.
Sammy mostra di aver maturato una consapevolezza di sé lucidissima, la sua forza sta nel sopportare le difficoltà, nel sapersi rialzare
sempre. Ha imparato a rimanere se stesso, a sperare nelle sue convinzioni
contro tutto e tutti. Nei momenti più duri ha trovato la forza di non dare
troppo peso a quello che gli altri dicono o pensano, perché l’ottimismo è la
chiave per stare bene. Ha preso coscienza del dolore, ma non gli ha
dato la vittoria, non gli ha riconosciuto
il primato.
La vista lascia subito il posto all’udito, perché guardandolo si cambia atteggiamento, capisci
che stai sbagliando sul concetto di felicità, perché la felicità è proprio del nostro modo di pensare, di saper
dare un giusto valore alle cose e si può sempre godere di essa purché lo
vogliamo veramente.
Sammy è celebrare una vita diversa, una voglia di vivere che deve far
riflettere coloro che la vita la subiscono. Colpisce la sua storia, il suo modo di
“divorare” la vita assaporandone ogni aspetto. Il suo divorare non è però
inghiottire voracemente, è vivere in profondità tutte le esperienze sapendo che
non c’è possibilità di replica.
Il suo biglietto da visita non è il suo aspetto, è la dignità e la
consapevolezza che la vita vale la pena di essere vissuta sempre e che non si
può prescindere dalla necessità di un “contatto umano”. Se
gli si chiede quale è stato il giorno più bello nella sua vita, lui risponde:” io
vivo tutti i giorni al massimo, quindi tutti”.
Quello che traspare è la
vita, quella vera. In questo mondo logoro di compromessi, feroce, troppo veloce
nelle sue manifestazioni, fugace e terribilmente pieno di pressappochismo, la
storia di Sammy è come “un brivido che vola via” che tutti dovrebbero far vedere,
parlarne, farne esplodere mediaticamente il contenuto, l’amore che sgorga, la
semplicità del personaggio e della sua famiglia.
Grazie Sammy per questa tua grande lezione di vita.
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