Per tutta la vita hai mostrato una sola sfaccettatura del tuo essere,
il tuo lato perfetto, puntuale, disponibile fino a divenire indispensabile ed
autoconvincerti d’essere insostituibile. Ti danni dalla mattina alla sera,
compi una moltitudine di attività, spesso assumendoti
l’onere e la responsabilità di portare a compimento anche quelle degli altri.
Non pensi di trovarlo stancante, ma se ci rifletti, sei sfinita. Ti costa
fatica ammettere di non farcela. Ti costa fatica ammetterlo, perché gli altri
hanno costantemente delle aspettative nei tuoi confronti e non ti sembra giusto
disilluderli, se non dimostri ciò che si aspettano pensi che non potrebbero
amarti. Ma non è obbligatorio essere
perfetti.
Ti senti spinta in modo forzato all’eccellenza. Vivi gli obblighi e le responsabilità
sin dall’infanzia e se non ti applichi ti senti in colpa. Sei abituata così. Sei
stremata. Sei sul bordo di un baratro. E’
triste ma il guardarti va oltre la tua reale essenza e tutto ciò che resta
di te è un dettaglio, una piuma nel vento.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.