lunedì 31 agosto 2015

Candle on the wind

Lady Diana

CANDLE ON THE WIND

Addio Norma Jean
Sebbene non abbia mai avuto modo di conoscerti
Tu portavi la grazia con te
Mentre quelli intorno a te annaspavano
Si affannavano fuori dalle pareti della tua casa
E sussurravano nel tuo cervello
Ti hanno condotto alla routine
E ti hanno fatto cambiare il tuo nome
E mi sembra che tu abbia vissuto la tua vita
Come una candela nel vento
Senza mai sapere a chi attaccarti
Quando la pioggia cadeva
E io vorrei averti conosciuta
Ma io ero solo un ragazzino
La tua candela si è consumata molto prima
Che la tua leggenda possa mai finire
La solitudine era dolorosa
Il ruolo più duro che tu abbia mai dovuto recitare
Hollywood ha creato una celebrità
E la sofferenza è stato il prezzo che tu hai pagato
Persino quando sei morta
La stampa ha continuato a braccarti
Tutto quello che i giornali avevano da dire
Era che Marylin era stata trovata nuda
Addio Norma Jean
Dal ragazzo nella ventiduesima fila
Che ti vede come qualcosa di più che un (oggetto) sessuale
Molto di più che la nostra solita Marilyn Monroe

Elton John


domenica 30 agosto 2015

Noi, che ...


Noi, che ... "L'estate sta finendo" la cantavamo con i Righeira nascosti sotto gli ombrelloni

venerdì 28 agosto 2015

Paura di ferire



La paura di ferire mi ha frenato nell'espressione della verità. E si ha paura di non essere forti, di cadere nel ridicolo. Non si è ridicoli nel mostrare le proprie debolezze, fragilità o sentimenti, ma si è nel cercare di nascondere i propri limiti. La vita è fatta di scelte giuste ed errori, ci regala ferite e gioie, amore e delusione, cerchiamo di vivere una vita reale che è sincerità senza paura, d'essere leali piuttosto che respirare una vita fatta di lusinghe che sono solo il riflesso di un desiderio immaginato di vita.

mercoledì 26 agosto 2015

L'esilio di Lucia


Lucia Borsellino se ne va, con le sue ragioni e con i suoi errori. Una fuga da una terra che le ha procurato grandi sofferenze e un esilio.
La figlia di Paolo abbandona il campo, andrà in esilio, lontano da una patria che le ha inflitto immani cicatrici. Scompare all'orizzonte col suo bilancio di ragioni rivendicate nella testimonianza di una sconfitta nell'impegno, di una 'fuga' sofferta, ma necessaria. Perché, come ha ricordato suo fratello Manfredi : “Non credevo che la figlia più grande di mio padre, colei con cui viveva in simbiosi e dialogava anche solo con lo sguardo, dopo ventitré anni dovesse vivere un calvario simile al suo e nella stessa terra che lo ha elevato suo malgrado eroe”. Eppure è successo, al termine di una via crucis coronata da opportune dimissioni. Inopportuno era il contesto che ha reso l'epilogo inevitabile.
Nessuno ha più il coraggio di alzare la voce. Nessuno trova la forza di ribellarsi. Non ce n'è uno che levi il suo grido verso uno Stato inerme che osserva Lucia con la valigia pronta, dopo averne utilizzato il cognome, spremendola fino all'ultima goccia.
Questa terra non è dei Borsellino: né di Lucia, né di Manfredi, come non è mai stata di Paolo. Ora è solo un palcoscenico per un'a
mara morale.
 


giovedì 20 agosto 2015

Graffi

 

Capita a volte d'essere toccata, anche se virtualmente da persone che trasmettono strane sensazioni attraverso un messaggio, un commento, come se nelle parole ci fosse un concentrato di energia, quella spinta giusta per lanciarsi nella vita fatta di cadute e cicatrici, goia e dolore.
Quando iniziai piano e con fatica ad esternare me stessa e lasciare scivolare sulla tastiera la mia vita, ho percepito che ognuna di esse mi ha lasciato un piccolo graffio e le ringrazio, perché amandomi o meno mi hanno insegnato la bellezza rara dell'animo, mi hanno restituito quel candore femminile, sentimenti martiri di questo mondo virtuale.

mercoledì 19 agosto 2015

martedì 18 agosto 2015

Piuma nel vento



Per tutta la vita hai mostrato una sola sfaccettatura del tuo essere, il tuo lato perfetto, puntuale, disponibile fino a divenire indispensabile ed autoconvincerti d’essere insostituibile. Ti danni dalla mattina alla sera, compi una moltitudine di attività, spesso assumendoti l’onere e la responsabilità di portare a compimento anche quelle degli altri. Non pensi di trovarlo stancante, ma se ci rifletti, sei sfinita. Ti costa fatica ammettere di non farcela. Ti costa fatica ammetterlo, perché gli altri hanno costantemente delle aspettative nei tuoi confronti e non ti sembra giusto disilluderli, se non dimostri ciò che si aspettano pensi che non potrebbero amarti.  Ma non è obbligatorio essere perfetti.
Ti senti spinta in modo forzato all’eccellenza. Vivi gli obblighi e le responsabilità sin dall’infanzia e se non ti applichi ti senti in colpa. Sei abituata così. Sei stremata. Sei sul bordo di un baratro. E’ triste ma il  guardarti va oltre la tua reale essenza e tutto ciò che resta di te è un dettaglio, una piuma nel vento.

lunedì 17 agosto 2015

Il mare si ha dentro



Il mare è un amico paziente e onnipresente.
Il mare è sedersi sulla riva in solitudine ed in totale silenzio.
Il mare è guardare e ascoltare le onde rumorose e silenti. 
Il mare è condividerne la passione. 
Il mare è immergersi in una spiaggia deserta.
Il mare si ha dentro.