Amico, perché è l'amicizia al pari dell'amore che regola la nostra vita.
Fratello, perché per chi crede in Dio, è un fratello.
Una
scelta di libertà quasi assoluta, una libertà fatta di isolamento, di
sacrifici, di scelte non sempre autonome. La tua libertà ha un carattere
statico, quasi contemplativo.
Giri
il mondo senza viaggiare, rivestendo le tue rughe solitarie con
quello spirito libero ricco di particolari e di alti significati, ripagato con
indifferenza e spesso con derisione.
Sei
disperato, affamato, ma non pratichi la
genuflessione.
Non
ti chiedo se credi in Dio. Importa? Credo di no! Dio non chiede tessere, né
genuflessioni, ma solo comportamenti.
Ieri,
a Milano, si è svolta una “piccola e
modesta cerimonia” per ricordarti ed insegnarti cosa mangiare nel tuo “albergo” o fuori la
Caritas. Tu non sei solo un "barbone", ma un uomo coraggioso ed
io, davanti alla tua coraggiosa scelta di vita, non posso che inchinarmi
osservando scivolare la tua ombra lungo il muro di cinta di una città chiamata Expo.
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