Uno dei principi cardine di una convivenza civile è il rispetto reciproco, quando questo principio viene minato dalla prevaricazione, viene abusata l'intelligenza altrui e se tale atteggiamento viene considerato una "qualità emergente", la posizione altrui diviene marginale e dequalificante.
L'interazione serve a creare un clima disteso e collaborativo, ma si deduce che in tali circostanze significa desistere per avere risultati meno devastanti.
Nella vita esistono due categorie di persone, quelle che pensano di possedere tutto e tutti e l'altra che cerca di vivere in armonia con tutto e tutti. Chi appartiene alla prima categoria prova un sadico godimento nel far soffrire gli ultimi e la successione perpetrata nel tempo produce episodi catastrofici per l'animo umano creando
una sorta di incessante stillicidio, il cancro dell'anima che corrode e
divora ogni spiraglio di sopravvivenza.
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