Quando l’amore e le pratiche
d’aiuto sono disinteressati c’è chi ritiene sia bene che non ricevano alcun
sostegno. Speriamo che non si giunga nel futuro a comminare pene per coloro che
si mostrino interessati a vendere i propri beni per darli ai poveri,
sull’esempio di San Francesco.
Facile dire di avere una marcia
in più quando si ha una fonte come lo Stato da cui attingere miliardi, più
difficile quando di deve attingere al proprio portafoglio personale.
La ragione di questa attenzione e
simpatia è che l’eresia nasce solitamente per affermare il primato dell’amore
sul potere. E siccome tra amore e potere non c’è consonanza, è chiaro che chi
sta dalla parte del potere diffida e, se i tempi lo consentono, perseguita gli
operatori dell’amore.
Da questa lacerazione tra il
nostro animo ancora romantico e il nostro corpo immerso nella ferocia dei
consumi fattasi suprema legge di mercato, sorge un enorme volume di sofferenza
psichica, di malessere sociale.
E’ la mina posta sotto le
fondamenta della nostra fiducia nelle persone, nelle cose ed in noi stessi, è
la figura più straziante della non coincidenza tra tempo della vita e tempo del
mondo.
Vaghiamo tra i detriti
dell’epoca. La nostra epoca non è contemporanea a se stessa ed il nostro cuore
batte con quasi due secoli di ritardo.
Un infarto lento…
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