giovedì 16 aprile 2015

Soffio di donna




Ci sono amori che ci trafiggono il cuore con lame sottili,
lo penetrano ma non lo attraversano per non farci morire.
Sono lame taglienti,
 ma noi siamo brave ad anestetizzarci per non sentire il dolore.
Il cuore sanguina, e noi lo tamponiamo perché possa guarire,
 perché possa continuare a battere.

 Rimangono cicatrici profonde
 e siamo di nuovo pronte a farci affondare un altro fendente,
 ma abbiamo imparato a curarci
e siamo brave ad aspettare che riprenda il suo ritmo
a volte lento e a volte frenetico.

Siamo narcotizzate da amori impossibili
perché abbiamo paura di perderli
 o perché non conosciamo altre forme di “amore”
e continuiamo ad assuefarci all’altalenante somministrazione di odio e amore
come se fossero ingredienti inscindibili di un unico medicamento.
Il terrore di essere abbandonate o perseguitate si tramuta in cieca passività.
 Non si ha la percezione dei rischi perché non vogliamo vederli,
siamo ancore senza timoniere.

Ci sono amori che ci mutilano l’anima,
amputazioni impercettibili all’occhio umano.
Costantemente e subdolamente schiave di sogni calpestati,
di passioni cancellate,
 di volontà soppresse e tanto più ne siamo consce,
tanto più ci arrendiamo per intelligenza,
 per buon senso … o per paura.


Ettorina

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