giovedì 30 aprile 2015

Il sottile filo della vita



IL SOTTILE FILO DELLA VITA

Sono solo una tiepida roccia in uno stagno d’estate
quando l’alba sorride ad un uomo ferito.

Sono il flebile passo di un mendicante
che dalla tremula mano chiede uno sguardo.

Sono una pallida mattina di primavera
che incredula sorride alla rugiada.

Sono una barca che ondeggia ormeggiata
sulla riva di un mare in burrasca.

Sono la fiaba che fanciulla mi trastullava,
quando i sogni erano oceani tra granelli di sabbia.

Sono il respiro per i miei figli
quando la notte leggera li sfiora.

Sono la clessidra che il tempo rovescia
in un inclemente danzar delle ore.

Sono una scheggia sospesa ad un filo
in una tela tessuta dal fato …


Ettorina







mercoledì 29 aprile 2015

La grande dolcezza


A quella Roma notturna che ci ha separati, dedico i miei sogni incastrati in quei sanpietrini levigati dai ricordi e sommersi dai rimpianti.

Il limbo dell'infallibilità



 Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce..
E guarirai..
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all’essenza.
I profumi d’amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d’agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Ti salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te …
io sì, che avrò cura di te..
(La cura di F. Battiato)

martedì 28 aprile 2015

Gli alfieri


Una parola infinita quanto infinito e indefinito è l’immaginario umano, un sodalizio di due anime che unite e divise nel costante impegno per i più lontani, non per distanze geografiche ma per difficili traguardi dell’animo umano, hanno messo in gioco il proprio destino come in una partita a scacchi.
Tanti sono i pedoni, pochi gli alfieri e solo due i regnanti, un gioco che richiede intelligenza e astuzia nelle mosse dei concorrenti, una partita senza avversari sarebbe una partita impari, dalle difficoltà nulle. Non conosciamo avversari  e non abbiamo posta in gioco se non il destino di noi stessi.

Il contagio creativo




Scrivere è un po’ come stare davanti ad una tela e non sapere cosa dipingervi sopra. Sei lì con i colori in mano e fissi la tela bianca. Non sai se dipingere a colori o in bianco e nero.
Quando inizio a scrivere,  devo cercare di arrivare fino in fondo, altrimenti le emozioni mi scappano e quel filo che unisce anima, cuore e intelletto sfugge. 
Ho sempre amato “scrivere” la mia vita, non per megalomania ma per altruismo. Vorrei essere la  voce degli ultimi, il loro altoparlante.  Desidererei essere la voce di chi non può scrivere  o di chi non sa farlo.
Non sono una scrittrice di professione, scrivo con il cuore oltre che con la penna. Non so se le cose che scrivo interessino a qualcuno, ma mi aiuta a superare la mia innata timidezza.
Scrivere è un contagio creativo, tutti possono esserlo perché la creatività si manifesta sotto molteplici aspetti, c’è chi crea scrivendo o anche solo parlando! Chi dipinge, chi ricama, chi cucina, chi cuce. Anche quando ci sembra di non fare nulla di speciale qualcosa di noi lo mettiamo sempre in ciò che si fa.
A volte penso che mi piaccia lasciarne traccia, e ...rileggermi a distanza di tempo.

lunedì 27 aprile 2015

Dicotomia esistenziale




Quanti giudizi malconci  ed improvvidi animano i nostri pensieri, quante sentenze giudicano il cuore! Il cuore, quel muscolo che non sa cosa diametralmente  si oppone al cuore di altri. Sono adulta,  ma non vaccinata ai comportamenti e alla disonestà intellettuale altrui.
Se fossi provvidenzialmente capace di ascoltare e di fidarmi, sì FIDARMI avrei raggiunto l’apice della consapevolezza.
Non mi riconosco, ho paura dei dell’altrui giudizio, non per opinione ma per falsità. La FALSITA’ non è che l’azione uguale e contraria alla fiducia.
Ho rabbia nel non sapere discernere l’una dall’altra, ho paura di non essere una figura speculare come la mia anima. La mia anima non la conosco, penso che sia il mio essere proiettato all’esterno e non percepito se non solo in parte.

Eroi


EROI
Tutta la mia anima è intrisa di sogno,
la vita stessa ne fa parte
perché coincide perfettamente con essa.
Il mio desiderio più grande sarebbe quello di plasmare eroi,
perché non li abbiamo più o perché ci mancano.
Penso a eroi che non hanno vinto battaglie.
Penso ai perdenti, non a quelli gloriosi e vittoriosi.
Il vero eroe è quello che sa perdere
e che reca evidenti i segni delle ferite,
perché la vera vittoria è la capacità di saper perdere.
Essere eroe è una scelta morale e non deriva dall'abilità di un gesto.
Oggi, invece, è tutto tremendamente piatto,
non ci sono personaggi capaci di volare alto
e  mi rattrista l'eccessiva mercificazione delle cose più autentiche,
la mancanza di pudore.
E' come se una grande falce dall'alto avesse livellato tutto,
rendendo tutti uguali e tristemente uniformi.
L'anima, per fortuna, ha sempre la forza di essere fuori dalle epoche.
L'anima è senza patria, atemporale, apolitica e...
ci permette di respirare in maniera differente.

domenica 26 aprile 2015

Il venditore di parole






Il giornalista è uno scrittore dell'anima, ma la lettura del  vissuto è un tesoro solo per pochi privilegiati. 
Il giornalista è colui che nella mano conserva  una penna come un diamante che ha il valore assoluto della dedizione e dell'ascolto, doti oggi rare e nascoste da una miriade di argomenti futili.
Lo stile ha regole, conosce spazi, ma ha dentro un universo di emozioni.
Il giornalista fotografa, intervista, ma non dimentica che dietro ci sono persone che  in uno sguardo ci dicono più di mille scatti o parole.