Le parole che non si dicono diventano silenzi.
E i silenzi diventano
pietre.
E le pietre diventano muri.
E i muri, distanze incolmabili.
I post che scrivo li rivolgo ad un lettore immaginario, che
per molti aspetti mi somiglia: il blog, insomma, è una sorta di diario, in cui
condivido le mie esperienze e le mie riflessioni. Ogni lettore che lo leggerà
potrà emozionarsi, arrabbiarsi, riflettere o agire. Stati d'animo che
fanno parte delle mie emozioni, emozioni secernate dai sentimenti, e per questo liberi.
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