sabato 5 settembre 2015

Il calcolo è miope



Al politico di turno va il "plauso" per la sponsorizzazione dell’integrazione tra strutture pseudo assistenziali e il "mondo di mezzo", per la promozione  di un percorso assistenziale e la gestione dell'esodo migratorio e non degli esodati.
Il politico, scevro da ogni sorta di pregiudizio, ha forse rimosso che soggetti presenti in tale progettualità hanno contribuito se non determinato lo svuotamento di una società non astratta.
Si pensava di offrire orientamento e accessibilità ai servizi, ma poi come troppo spesso capita per le cose belle, l’idea iniziale ha perso "pezzi" svuotandosi delle sue funzioni, anzi quasi snaturandosi.
Cosa sia successo, vorrei che qualcuno dia risposte,  perché si fa fatica a capirlo, perché l’opinione pubblica ha bisogno di certezze, di trasparenza, di coerenza e non di mere “promesse”.
La scelta dell'italiano "sano" è una scelta diversa, perché non conosce strategie e compromessi e ripone speranze nella solidarietà attraverso la coerenza, che cerca risposte concrete e che ha voglia di cambiare, ma  che non condivide il metodo di chi dietro un senso di appartenenza politica cerca di minare gli equilibri come fosse l’ultimo anelito di un parassita.  Il principio cardine è seguire l’esempio ma soprattutto  dare l’esempio. Il calcolo è miope se non si seguono segnali di cambiamento. 
 

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