La scrittura è liberatoria... come una terapia. Svuota vecchi
tormenti e riempie di nuove visioni. Su quel foglio bianco, candido, luminoso
scriviamo ciò che formava ieri in un nuovo oggi... lasciando spazio in quei
puntini di sospensione a quello che sarà domani. Scrivere è bello, calma e
infervora pensieri tenuti timidamente nascosti. Scrivere è dolore e
condivisione, scrivere è gioia e appartenenza.
Non ha importanza come si scrive, ma quello che si scrive.
Scrivere è fantasia che stuzzica pensieri ed emozioni, ci libera in un volo
senza ali. Scrivere per trasmettere e non ha importanza la forma o lo stile ma
la capacità di penetrare nelle emozioni di chi legge, quella sensibilità che
sfiora le persone e le riconosce come simili. Se dovessimo guardare alla forma
allo stile alla rima quanti fogli bianchi rimarrebbero orfani. Scrivere su quel
foglio bianco per dare un nuovo inizio, un significato alla nostra storia
violando il candore del colore bianco con la poliedricità dei colori, libera l'anima.
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