La visita di Matteo
Renzi a Taranto non è stata gradita dai cittadini che si sono riversati
nelle piazze per manifestare contro di lui e la sua politica. Centinaia di
persone con cartelli e striscioni sono scesi in piazza per portare le tristi
storie dei loro cari morti per il tumore provocato dall'acciaieria.
La tensione che si scioglie in un abbraccio. Quello
tra un poliziotto e una madre, che venerdì era scesa in strada, a Taranto, in
occasione della visita in città del premier Matteo Renzi, per protestare contro
le scelte del governo sull’Ilva. La donna si è presentata davanti alle forze
dell’ordine con appeso al collo un cartello con scritto #siamotutti048, dove
048 è il codice di esenzione per i malati oncologici.
L’agente, un vicesovrintendente del reparto mobile
della polizia, invece, è sopravvissuto a un tumore e vedendo quella signora non
è riuscito a trattenere lacrime di commozione. L’immagine dell’abbraccio è
stata postata dalla signora sui social con poche righe di commento.
Anche la signora ha pubblicato su Facebook la foto e l'ha accompagnata a
questa didascalia: "Io lo so che siete anche voi con noi, lo so. Perché
siete padri, fratelli, figli di 048; siete come gli operai dell'Ilva: portate
il pane a casa. Poveri cristi, come noi". Immediatamente, l'immagine è
stata ripresa dal profilo social della polizia che con qualche riga ha voluto
spiegare cosa c'è dietro a quel gesto.
"A Taranto ieri hanno manifestato parenti e amici
di persone che non ci sono più, o stanno combattendo contro una brutta malattia
e su Facebook, una delle mamme che erano lì, ha postato questa foto con questa
frase emozionante" - si legge nel post. Ma quello che veramente colpisce è che il poliziotto
simbolo di questa foto, in passato, ha dovuto lottare contro quel maledetto cancro. Ha provato sulla sua pelle
cosa signifca soffrire per davvero.
Così ha voluto spiegare ai colleghi il perché di
quell'abbraccio: "Quando ho letto quel cartello ho provato un colpo al
cuore, in un attimo ho ripercorso quei momenti brutti e mi sono commosso. Non
sono riuscito a trattenere le lacrime sotto il casco, la signora deve aver
intuito qualcosa e mi ha abbracciato. Oggi mi sento un miracolato e fortunato
per aver avuto sempre tanti colleghi che mi sono stati vicino".
Matteo Renzi a Taranto
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.