domenica 31 luglio 2016

L'indimenticabile eleganza di Anna Marchesini

Anna Marchesini

Dedico questa poesia ad Anna,
da

"Gente sul ponte"


Ti togli, ci togliamo, vi togliete
cappotti, giacche, gilè, camicette
di lana, di cotone, di terital,
gonne, calzoni, calze, biancheria,
posando, appendendo, gettando su
schienali di sedie, ante di paraventi;
per adesso, dice il medico, nulla di serio
si rivesta, riposi, faccia un viaggio,
prenda nel caso, dopo pranzo, la sera,
torni fra tre mesi, sei, un anno,
vedi, e tu pensavi, e noi temevamo,
e voi supponevate, e lui sospettava;
è già ora di allacciare con mani ancora tremanti
stringhe, automatici, cerniere, fibbie,
cinture, bottoni, cravatte, colletti
e da maniche, borsette, tasche, tirar fuori,
sgualcita, a pois, a righe, a fiori, a scacchi, la sciarpa
riutilizzabile per protratta scadenza.




Anna Marchesini


Lei sicuramente ha affrontato e ha dovuto affrontare questo aspetto della vita, un fardello molto pesante. Ma immagino che non abbia mai fatto trasparire il suo dolore, l'abbia celato come solo un'artista del suo calibro sapeva fare, profondamente. Ha attraversato questa prova, così dura con la sua ironia, con la sua dolcezza e forse a volte anche col silenzio.

L'autrice della poesia, una poetessa che immagino piacesse ad Anna, Wislawa Szymborska.


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