Sembro un
elastico in continua espansione e contrazione, non conosco misure equidistanti
che mi diano armonia.
Ordino alla
mia mente e al mio corpo di controllare emozioni incastrate nel cuore o nella
psiche e poi non riesco a disfarmene. Obbligo la mia anima ad esercizi violenti
di auto accettazione e lei non mi ascolta. Quale misterioso ingranaggio si cela
dietro quella massa di muscoli che si contraggono e si espandono senza un
ordine preciso?
Non sarà
quella corteccia celebrale che si mescola al pensiero a dare ordini al
mio cuore. Il Cuore? Un altro muscolo vulnerabile, contraibile, percettibile.
Un orologio di estrema precisione che scandisce il tempo come un cronometro e
che trasmette sogni, sensazioni, disagi o amore.
Sono un
piccolo essere vivente con percezioni di un passato e di un inevitabile futuro. Non
riesco a trasmettere impulsi, ad inviare messaggi, a coordinare pensieri.
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