Vorrei scomparire come
in un anestetico dolore, vorrei frammentarmi
in ognuno di voi che mi abbia amata fino a che quei frammenti non
abbiano inciso uno solo dei miei ricordi. Sono una viaggiatrice dell’animo
umano che in un viaggio tormentato dalla sofferenza non conosce binari, né
fermate per pensare.
Ho sbagliato a non fare del mio eterno dolore un vessillo per
farmi amare o un’arma per non farmi del male. Ho sbagliato a non incidere il
mio dolore sulla vostra pelle, per farne
uno scudo di fortezza. Ho sbagliato? Non lo so ma forse incidere una croce sui
cuori avrebbe creato dolore ma anche angoscia e stanchezza, tanto
da odiare il mio stesso dolore, causa mortale di ogni sopravvivenza.
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