Quando quel giorno di 45 anni fa vidi per la prima volta un uomo, Neil
Armstrong, mettere piede sulla Luna eravamo tutti galvanizzati davanti a un
televisore in bianco e nero. Ero incollata in un angolo con quell’entusiasmo di
una bambina che si sentiva partecipe
di un momento epocale nella storia dell’umanità.
Anche le stelle erano in bianco e
nero, era un po’ come gravitare in un mondo virtuale che sembrava non avere confini
netti.
Ieri potevamo scegliere solo se
essere mogli e mamme, oggi possiamo anche essere un’astronauta come Samantha
Cristoforetti , una direttrice del CERN, una scienziata
di fama mondiale o tutto ciò che vogliamo! L’importante è avere
ambizioni, sogni, tenacia.
Oggi Samantha alle luci della ribalta
ha sostituito gli applausi delle meteore
a quelli di chi come lei si è sentita protagonista salendo su quel palcoscenico che
solo la storia illuminerà con la ribalta della vita. Luci che hanno dato lustro
a tutte noi dipingendo la strada delle nostre storie con i colori dello spazio
cosmico, trasformandolo in un teatro sul
quale anche senza forza di gravità riusciamo a planare.
Un piacere che ci fa prenotare sempre
un posto in prima fila con orgoglio ed emozione per arrivare alle stelle che
hanno imparato a guardare dall’alto una donna come noi.
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