lunedì 10 ottobre 2016

Belle storie di autonomia



Francesco ha preso la patente, Andrea è stato assunto a tempo indeterminato in un Café, Elena e Spartaco hanno coronato il loro sogno di vivere insieme, Fabio è stato assunto in un’azienda. Traguardi che per molte persone possono sembrare normalissimi ma che fino a non molto tempo fa per alcune erano solo un miraggio.

La Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down, che ricorre il 9 ottobre, è dedicata a tutti questi ragazzi che, grazie al supporto delle famiglie e delle comunità nelle quali vivono, riescono a realizzare una personale dimensione di autonomia, ciascuno secondo le proprie possibilità.

Sul tema dell’inclusione delle persone con sindrome di Down il CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down) aveva incentrato la campagna e il corto “Tu come mi vedi?”, con protagoniste l’attrice statunitense Olivia Wilde e AnnaRose. Un video diffuso per contribuire ad un cambiamento culturale, ovvero percepire la disabilità come una delle sfaccettature della diversità, volgendo lo sguardo oltre gli stereotipi.

E’ lo stesso CoorDown a raccogliere e raccontare le storie di alcuni ragazzi che si stanno impegnando al massimo per la propria autonomia. Come Francesco, 21enne di Brugnera (Pordenone, Friuli Venezia Giulia) che la scorsa estate si è diplomato all’Ipssar di Vittorio Veneto con il voto 82/100 nella sezione enogastronomia e ha da poco superato l’esame per il conseguimento della patente B. Francesco, nato con una forma a mosaico di sindrome di Down, oltre alla cucina ha una grande passione per la ginnastica artistica acrobatica che pratica da qualche anno con ottimi risultati.

Un’altra bella storia che arriva da Pordenone è quella di Elena e Spartaco: dopo un lungo e graduale percorso verso l’autonomia sono riusciti a coronare il loro sogno di vivere insieme. Sono stati tra i primi a seguire il progetto di vita indipendente “Casa al Sole”, avviato nel 2001 per volontà di alcuni genitori e gestito dalla Fondazione Down Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l’AAS 5 Friuli Occidentale. Anche Riccardo e Matteo sono due ragazzi che da qualche mese vivono da soli in uno degli appartamenti del progetto “Io sogno per me”, gestito dalla Fondazione “Più di un Sogno” di San Giovanni Lupatolo (Verona, Veneto).

Da Firenze arriva un interessante progetto di inclusione lavorativa, nato dalla collaborazione tra l’Associazione Trisomia 21 e l’Unicoop, che coinvolge Andrea, Gragor, Martina, Francesco e Laura. Dopo un periodo di formazione, i ragazzi sono stati assunti a tempo indeterminato al Milleluci Café di Firenze, del quale hanno scelto il nome immaginando un posto pieno di luce ed energia. Sempre a Firenze lavora Sara, assunta nell’Apple Store di piazza della Repubblica grazie alla sua determinazione e ad un percorso di formazione e inserimento dell’Associazione Trisomia 21 Onlus.

Esperienze simili arrivano da Torino, dove Andrea, dopo un corso di formazione organizzato dall’associazione Air Down di Torino è stato assunto a tempo indeterminato da “La Granda -Hamburgeria di Eataly”; Fabio invece ha intrapreso un percorso di formazione professionale e dopo uno stage di 6 mesi è stato assunto dall’azienda Tiger con un contratto part-time a tempo determinato e concrete prospettive di rinnovo; Alberto ha conseguito il diploma di tecnico turistico e ha poi frequentato un corso di 300 ore per addetto alle vendite. Subito dopo è arrivato il tirocinio presso Eataly al termine del quale l’azienda lo ha assunto con contratto a tempo indeterminato. Anche Francesco, che vive a Napoli e ha da poco compiuto 26 anni, ha realizzato il suo desiderio: lavora stabilmente al Veritas, un ristorante gourmet nel cuore della città, poco lontano da Mergellina. Oltre ad apparecchiare e preparare la sala sta seguendo un corso professionale per imparare a fare la pizza che tanto ama.






Spartaco Elena Casa al Sole

Andrea e i ragazzi del Milleluci Café - Firenze

Francesco - Napoli

Francesco - Pordenone

 Alberto Eataly - Torino

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