Francesco ha preso la patente, Andrea è stato assunto a tempo
indeterminato in un Café, Elena e Spartaco hanno coronato il loro sogno di
vivere insieme, Fabio è stato assunto in un’azienda. Traguardi che per molte
persone possono sembrare normalissimi ma che fino a non molto tempo fa per
alcune erano solo un miraggio.
La Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down, che ricorre il
9 ottobre, è dedicata a tutti questi ragazzi che, grazie al supporto delle
famiglie e delle comunità nelle quali vivono, riescono a realizzare una
personale dimensione di autonomia, ciascuno secondo le proprie possibilità.
Sul tema dell’inclusione delle persone con sindrome di Down il CoorDown
(Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down) aveva
incentrato la campagna e il corto “Tu come mi vedi?”, con protagoniste
l’attrice statunitense Olivia Wilde e AnnaRose. Un video diffuso per
contribuire ad un cambiamento culturale, ovvero percepire la disabilità come
una delle sfaccettature della diversità, volgendo lo sguardo oltre gli
stereotipi.
E’ lo stesso CoorDown a raccogliere e raccontare le storie di alcuni
ragazzi che si stanno impegnando al massimo per la propria autonomia. Come
Francesco, 21enne di Brugnera (Pordenone, Friuli Venezia Giulia) che la scorsa
estate si è diplomato all’Ipssar di Vittorio Veneto con il voto 82/100 nella
sezione enogastronomia e ha da poco superato l’esame per il conseguimento della
patente B. Francesco, nato con una forma a mosaico di sindrome di Down, oltre
alla cucina ha una grande passione per la ginnastica artistica acrobatica che
pratica da qualche anno con ottimi risultati.
Un’altra bella storia che arriva da Pordenone è quella di Elena e
Spartaco: dopo un lungo e graduale percorso verso l’autonomia sono riusciti a
coronare il loro sogno di vivere insieme. Sono stati tra i primi a seguire il
progetto di vita indipendente “Casa al Sole”, avviato nel 2001 per volontà di
alcuni genitori e gestito dalla Fondazione Down Friuli Venezia Giulia in
collaborazione con l’AAS 5 Friuli Occidentale. Anche Riccardo e Matteo sono due
ragazzi che da qualche mese vivono da soli in uno degli appartamenti del
progetto “Io sogno per me”, gestito dalla Fondazione “Più di un Sogno” di San
Giovanni Lupatolo (Verona, Veneto).
Da Firenze arriva un interessante progetto di inclusione lavorativa,
nato dalla collaborazione tra l’Associazione Trisomia 21 e l’Unicoop, che
coinvolge Andrea, Gragor, Martina, Francesco e Laura. Dopo un periodo di
formazione, i ragazzi sono stati assunti a tempo indeterminato al Milleluci
Café di Firenze, del quale hanno scelto il nome immaginando un posto pieno di
luce ed energia. Sempre a Firenze lavora Sara, assunta nell’Apple Store di
piazza della Repubblica grazie alla sua determinazione e ad un percorso di
formazione e inserimento dell’Associazione Trisomia 21 Onlus.
Esperienze simili arrivano da Torino, dove Andrea, dopo un corso di
formazione organizzato dall’associazione Air Down di Torino è stato assunto a
tempo indeterminato da “La Granda -Hamburgeria di Eataly”; Fabio invece ha
intrapreso un percorso di formazione professionale e dopo uno stage di 6 mesi è
stato assunto dall’azienda Tiger con un contratto part-time a tempo determinato
e concrete prospettive di rinnovo; Alberto ha conseguito il diploma di tecnico
turistico e ha poi frequentato un corso di 300 ore per addetto alle vendite.
Subito dopo è arrivato il tirocinio presso Eataly al termine del quale
l’azienda lo ha assunto con contratto a tempo indeterminato. Anche Francesco,
che vive a Napoli e ha da poco compiuto 26 anni, ha realizzato il suo
desiderio: lavora stabilmente al Veritas, un ristorante gourmet nel cuore della
città, poco lontano da Mergellina. Oltre ad apparecchiare e preparare la sala
sta seguendo un corso professionale per imparare a fare la pizza che tanto ama.
Spartaco Elena Casa al Sole
Andrea e i ragazzi del Milleluci Café - Firenze
Francesco - Napoli
Francesco - Pordenone
Alberto Eataly - Torino