George Michael alla Royal Opera House di Londra
11 maggio 2011
Dopo la
notizia della morte del cantante George Michael avvenuta il
25 dicembre, molte persone hanno cominciato a ricordare la sua
generosità, raccontando delle molte organizzazioni di beneficenza che aveva
sostenuto e delle singole persone che aveva cercato di aiutare nel corso della
sua vita. Spesso senza pubblicizzarlo, nel corso della sua carriera Michael ha fatto
molte donazioni, ha finanziato iniziative benefiche di vario genere
e ha sostenuto cause e persone a cui si era avvicinato per qualche caso della
vita. Ad esempio, ha più volte tenuto da parte biglietti dei suoi concerti per
il personale del Servizio sanitario nazionale (NHS) del Regno Unito, come forma
di ringraziamento per le cure ricevute da sua madre, malata di tumore e
morta nel 1997, mentre in più di un’occasione – spesso chiedendo che non
venisse detto a nessuno – ha donato soldi a sconosciuti in difficoltà che aveva
incontrato per caso.
Tra le
organizzazioni a cui Michael ha fatto beneficenza c’è ad esempio Childline, una
sorta di Telefono Azzurro britannico, a cui il cantante donò le royalties del
suo singolo del 1996 “Jesus to a Child”. Fece una grossa donazione anche
al Platinum Trust, un’organizzazione che aiuta le persone con disabilità e
i loro famigliari.
Per anni poi
Michael finanziò il Terrence Higgins Trust, un’organizzazione che lavora
per la prevenzione della diffusione dell’HIV e il sostegno delle persone malate
di AIDS; nel 1993, per una complicazione dovuta all’AIDS, morì il compagno di
Michael, Anselmo Feleppa. Parte delle royalties di “Don’t Let
the Sun Go Down on Me”, il duetto che Michael fece con Elton John
nel 1991, furono donate proprio al Terrence Higgins Trust. Altri proventi
del singolo – che ebbe gran successo in tutto il mondo – andarono a una casa di
cura per malati di AIDS e al Rainbow Trust, un’organizzazione che aiuta le
famiglie di bambini con malattie terminali. Michael donò anche i guadagni del
singolo degli Wham! “Last Christmas/Everything She Wants”, in questo caso per
il soccorso delle persone colpite dalla carestia in Etiopia a cui andarono
anche i soldi raccolti dalla vendita di “Do They Know It’s Christmas?”,
realizzata dal gruppo
benefico Band Aid (della cui formazione originale faceva parte
anche Michael) nel 1984. Il singolo vendette più di due milioni di copie
nel mondo, con un ricavo di più di 19 milioni di sterline.
Nel corso
degli anni Michael ha anche donato del denaro a singole persone che ne avevano
bisogno: questi atti di generosità finora ignoti sono quelli che hanno attirato
di più l’attenzione delle persone in questi giorni. Il presentatore
televisivo Richard Osman ha rivelato che nel 2008 Michael donò a una donna
che aveva partecipato al programma a premi Deal or No Deal la somma che
le serviva per un trattamento di fecondazione in vitro.
La
giornalista e scrittrice Sali Hughes ha raccontato che George Michael diede
5.000 sterline di mancia a una cameriera perché aveva saputo che era una
studentessa di infermieristica con un grosso debito. L’attrice Emilyne
Mondo invece ha detto di aver fatto volontariato in un rifugio per senzatetto
insieme a Michael, che le aveva chiesto di non parlarne in giro.
George Michael ha anche partecipato più
volte a campagne di beneficenza organizzate da personaggi famosi britannici.
Nel 2006 donò 50mila sterline (quasi 59mila euro) a Sport Relief, un evento
biennale in cui persone famose del mondo dello sport e dello spettacolo mettono
insieme dei fondi per aiutare persone a rischio povertà nel Regno Unito e
nei paesi più poveri.
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