Si dice che la memoria storica sia quella parte di te che le
nuove generazioni tentino di conservare e tramandare alle prossime.
La memoria storica di chi mi ha preceduta si è sempre divisa
in due parti, i racconti erano anticipati non da date ma da una definizione storica,
prima o dopo la guerra, come se la loro vita si fosse sdoppiata e a segnare
quegli spazi non erano i giorni ma gli accadimenti, quello che era successo in
quel mentre lo conoscevano tutti. La loro era una storia da raccontare in due
capitoli, divisi da una rinascita dopo la morte.
La mia memoria storica l’ho appesa alle pareti della mia casa
come dentro il mio cuore, sono immagini riflesse come in uno specchio, si susseguono
e si intrecciano come i miei ricordi.
Non so se i mie figli vorranno o sapranno conservarla, ma
sono certa che qualche flash rimarrà tatuato nella mente come parte del loro derma e
che qualche recondito ricordo di un passato appartenente alle generazioni passate sia parte di loro stessi.
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